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  Delirio di onnipotenza
“Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano”. Ammettiamolo: a volte la frase che Gesù rivolge ai suoi discepoli, “senza di me non potete far nulla”, ce la facciamo propria. E forse a volte è vero, giacché la nostra presenza e il nostro contributo sono necessari in determinate situazioni. Ma attenzione a non abusarne, poiché potrebbe creare in noi un inconscio delirio di onnipotenza che, ritenendoci indispensabili ovunque, ci lega e ci schiavizza al punto di non vivere più nella realtà e ad essere sempre stressa. Ma lasciamo fare un po’ a Lui, senza il quale veramente non potremmo fare nulla.



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casadidio.giovanni@gdf.it ha detto: "“Più scura la notte, più luminose le stelle, più profondo il dolore, più vicino è Dio!” Fëdor Michajlovič Dostoevskij (1821 – 1881)"



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