Assaggi di Vangelo
I miei articoli



  Dio alleato dell’uomo
“Il Signore è mio sostegno, mi ha liberato e mi ha portato al largo, è stato lui la mia salvezza, perché mi vuol bene”. Se dosati al punto giusto non vi è contrasto tra voler bene a se stessi e a Dio. È quando ci si contrappone a Dio, oppure quando ci affida unicamente a Lui senza assumersi le proprie responsabilità, che si annienta sia l’umanità che la divinità. Cerchiamo di andare a braccetto con Dio e nella nostra vita si realizzeranno i nostri sani sogni.




  Mai dimenticare l’Autore della vita
“Ora mi rivolgo a voi, che dite: «Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni», mentre non sapete quale sarà domani la vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare”. Non è questione di non fare progetti per il futuro, bensì di farli tenendo conto di Dio, che la vita è un Suo dono e dipende unicamente da Lui. Potrebbe capitare di pianificare perfettamente tutta la nostra agenda, perdendo di vista una verità, che non significa incutere terrore, ma essere realisti: l’uomo propone, Dio dispone.




  Annotazioni
Quando le parole, ancor più gli esempi, invece di chiarire ingarbugliano, e…non solo In questo anno giubilare il papa ha pensato di concedere alcune Udienze il sabato mattina, oltre quelle classiche del mercoledì. Approfondendo le poliedriche sfaccettature della Misericordia, il 14 maggio 2016 tratta l’argomento della pietà, con l’intenzione di darne una corretta accezione, almeno per i credenti. Come partenza afferma cosa non è: «Non identificare la pietà con quel pietismo, piuttosto diffuso, che è solo un’emozione superficiale e offende la dignità dell’altro». Ritengo giusta e necessaria puntualizzazione, ma a Francesco non pare sufficiente e subito aggiunge un affondo servendosi di un paragone: «Allo stesso modo, la pietà non va confusa neppure con la compassione che proviamo per gli animali che vivono con noi; accade, infatti, che a volte si provi questo sentimento verso gli animali, e si rimanga indifferenti davanti alle sofferenze dei fratelli». Una comparazione, che sappiamo tutti è sempre rischiosa, eppure a voce rincara la dose: «Quante volte vediamo gente tanto attaccata ai gatti, ai cani, e poi lasciano senza aiutare il vicino, la vicina che ha bisogno… Così non va». Poi prosegue sua catechesi sulla pietà con la parte positiva, riferendosi al dono dello Spirito Santo. Ovviamente non batto ciglio sul Magistero del papa, e gli estremismi da qualsiasi parte vengano non sono mai da approvare, tuttavia sul confronto con gli animali mi chiedo fino a che punto necessario e, soprattutto, sia azzeccato. Mi batto il petto sull’indifferenza che a volte si ha nei confronti del vicino e sull’indiscussa prioritaria attenzione da avere nei confronti degli uomini e donne, ma se mi viene detto: «Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla? » (Francesco 29/7/2013), non può essere che anche una persona che “prova compassione per animali” possa cercare sinceramente il Signore ed amare che il suo prossimo? Ecco, allora, o non giudichiamo nessuno, oppure il criterio non può valere solo per qualcuno. Grazie a papa Francesco che ci permette queste riflessione. Con ossequio.




  13 Maggio
Ricorre oggi la memoria della prima apparizione della Vergine Maria a tre pastorelli a Fatima, in Portogallo nel 1917. È anche il giorno dell’attentato al papa Giovanni Paolo II avvenuto nel 1981 in Piazza S. Pietro. Il proiettile che gli aveva perforato il torace e che avrebbe dovuto ucciderlo è ora incastonato nella corona della statua della Vergine a Fatima, poiché lo stesso papa ritenne che fu Maria a deviare la traiettoria del colpo facendo sì che non diventasse mortale. Quanti colpi, fisici e non, riceviamo ogni giorno! Sì, dolorosi e motivo di tanta sofferenza, ma non mortali. Ringraziamo Iddio che, anche tramite l’intercessione della Madonna, costantemente ci salva da tante situazioni letali.




  Trasforma la nostra vita, lo Spirito Santo
“Venga, o Padre, il tuo Spirito e ci trasformi interiormente con i suoi doni; crei in noi un cuore nuovo, perché possiamo piacere a te e cooperare al tuo disegno di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo”. Lo Spirito Santo, se lo desideriamo e lo accogliamo, non entra nella nostra esistenza per soffocare la nostra libertà, per mortificare le nostre naturali capacita, per cancellare la nostra volontà, per… Al contrario, viene proprio per esaltare, potenziare al meglio tutto ciò che di umano abbiamo già. Per questo vale la pena lasciare che prenda dimora dentro di noi.




  Spirito Santo, sicuro aiuto
“Padre onnipotente e misericordioso, fa’ che lo Spirito Santo venga ad abitare in noi e ci trasformi in tempio della sua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo”. È proprio vero che quanto ti vuole bene una persona lo capisci quando ne hai veramente bisogno e lui/lei ti sta vicino, non ti lascia solo. A volte, però, sei talmente “in panne” che non riesci a vedere chi ti tende una mano per aiutarti. Lo Spirito Santo, se invocato, oltre ad essere un sicuro e permanente aiuto, ti plasma ed affina le tue capacità per intravvedere le presenze amiche intorno a te.




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