Assaggi di Vangelo
I miei articoli



  Una causa c’è sempre
“Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, rimane nella luce e non vi è in lui occasione di inciampo. Ma chi odia suo fratello, è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi”. Trovarsi nelle tenebre, più o meno oscure, capita a tutti. Chiedersi il perché è più che lecito, accettare che sia per una Volontà superiore, potrebbe risultare pericoloso. Chiediamoci prima di tutto se non abbiamo fatto qualche mossa sbagliata.




  Prevediamo bel tempo
“Se il Signore non fosse stato per noi, quando eravamo assaliti, allora ci avrebbero inghiottiti vivi, quando divampò contro di noi la loro collera. Siamo stati liberati come un passero dal laccio dei cacciatori. Il nostro aiuto è nel nome del Signore: egli ha fatto cielo e terra”. Fino all’ultimo respiro, in un modo o in un altro, sempre ci saranno difficoltà e problemi. Il segreto è non lascarci travolgere da essi, guardando a come già in passato, magari aiutati dall’Alto, siamo riusciti a superare tutto. Questa è speranza nell’oggi e nel domani.




  Recupero gesti d’affetto
“Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro”. Anche per Maria e Giuseppe non è stato facile crescere, educare il proprio Figlio, eppure non si sono mai scoraggiati e non hanno mai abbassato il loro impegno, nella certezza che ogni singolo gesto d’amore non era vano. Pensiamo oggi e recuperiamo tutti quelli che i genitori hanno fatto nei nostri confronti e grazie ai quali siamo quello che siamo.




  Dribbling
“Si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Sembra velarsi subito la gioia del Natale di ieri. Qui qualcuno riprende già a lapidarci! No, la figura di S. Stefano ci indica semplicemente che, a volte, dobbiamo dribblare alcune situazioni per mantenere la serenità vissuta a Natale, per restare fedeli al proprio credo.




  Auguri di Santo Natale
“C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia»”.




  La Luce interiore sta arrivando
“Alleluia, alleluia. O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia: vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte. Alleluia, alleluia.” L’attesa della luce di Vita piena che questa notte verrà ad illuminare ogni tenebra di morte, sia il nostro pensiero e sentimento di oggi. C’è una luce esterna e una interna: il Bambinello che nascerà questa notte ci aiuti a riaccendere ogni giorno quella interiore, così da essere sempre luminosi e solari con noi stessi e gli altri.




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