Assaggi di Vangelo
I miei articoli



  Cattive abitudini
“Mosè parlò al popolo, e disse: Oggi il Signore, tuo Dio, ti comanda di mettere in pratica queste leggi e queste norme. Osservale e mettile in pratica con tutto il cuore e con tutta l’anima”. Le persone, le cose, gli ambienti, le situazioni…possono diventare “pesanti”, difficili da portare avanti con il tempo. Prima magari erano tutto, adesso non hanno più quello smalto e ci sembrano sbiadite ed insignificanti. Forse perché ci siamo abituati ad esse, a loro e ci sfugge la bellezza che possiedono. Capita anche nei confronti di Dio. Recuperiamo la meraviglia di essere Oggi il primo incontro.




  Non basta il pensiero
“Io spero, Signore. Spera l’anima mia, attendo la sua parola. L’anima mia è rivolta al Signore più che le sentinelle all’aurora. Più che le sentinelle all’aurora, Israele attenda il Signore, perché con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione”. Dobbiamo riconoscere che il detto “Basta il pensiero” è più una scusa o un accontentarsi, ma in realtà non soddisfa nessuno. Attendere Dio, una persona cara, un grazie non banalmente questione di egocentrismo, bensì qualcosa di più profondo. Per quanto riguarda Dio la certezza che non si ferma al pensiero c’è, nei rigurdi di chi amiamo dipende da noi.




  Sempre con precisione
“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto”. Questa Parola si attua quasi sempre in modo inaspettato, perché non funzione coma causa-effetto (chiedo-ricevo…), bensì con il criterio di chiedere con convinzione non tanto per farlo, di cercare in modo intelligente e oculato non a caso, di bussare alla porte giusta non genericamente. Allora si i risultati sperati si attengono.




  Dio ci guida personalmente per mano
“In quel tempo, fu rivolta a Giona questa parola del Signore: Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore”. Si è tanto presi dagli impegni quotidiani che neanche ti chiedi se stai andando per la via giusta, vai quasi avanti per inerzia perché sei dentro scelte fatte in precedenza… Tutto bene, ma quando c’è qualche intoppo la domanda affiora: chi me lo fa fare, starò percorrendo la strada giusta? Giusto chiederselo, ma per coloro che hanno un briciolo di fede la risposta deve tenere conto che Dio misteriosamente indica la strada a ciascuno personalmente, senza ledere la nostra libertà.




  Risparmiare le parole
“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate”. Davanti a certe situazioni non si sa che parole utilizzare, il più delle volte invece si sprecano e diventano inutili, vuote di valore e significato. Cercare di misurare, calibrare bene le parole che usiamo oggi potrebbe essere un buon impegno quaresimale. Forse, questa sera, ci rimarranno le parole giuste per Dio e per coloro che amiamo.




  Goccia dopo goccia…
“Convertici a te, o Padre, nostra salvezza e formaci alla scuola della tua sapienza, perché l’impegno quaresimale lasci una traccia profonda nella nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo”. I risultati di un percorso scolastico, di un qualsiasi corso o altro impegno si vedono al termine, ma già si possono intravvedere se ogni giorno ti applichi con costanza e fedeltà. La certezza che un piccolo impegno quotidiano, o una rinuncia in questo cammino quaresimale porterà sicuramente a un ottimo risultato, deve farci iniziare con grinta questa settimana.




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