Assaggi di Vangelo
I miei articoli



  Non fermarsi alla superficie
“Il pane e il vino che hai creato, Signore, a sostegno della nostra debolezza, diventino per noi sacramento di vita eterna”. A volte andiamo a cercare chissà dove e chissà cosa un qualcosa di diverso, di nuovo per affrontare la routine quotidiana. Il cercare va bene, ma forse la direzione è quella dentro il quotidiano raggio d’azione di ciascuno e le cose sono quelle che abbiamo davanti. Il segreto è vederle e sentirle con occhi e narici diverse per coglierne tutta la profondità.




  Continuando a credere i miracoli si sperimentano
“Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano”. La fede consiste proprio nel credere alla Parola di Dio quando tutte le possibilità umane sono svanite, quando si ha provato di tutto, addirittura quando l’evidenza della realtà che si ha dinnanzi dice il contrario. Lì avvengono i miracoli, quando continui a credere.




  Da ostacoli a soluzione
“Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Osservando la tua parola. Con tutto il mio cuore ti cerco: non lasciarmi deviare dai tuoi comandi. Ripongo nel cuore la tua promessa per non peccare contro di te. Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi decreti”. I comandi, i decreti…, soprattutto quando devono essere rispettati, non ci risultano simpatici, piacevoli: Eppure, proprio grazie a loro molte volte riusciamo a trovare la via giusta per alcune soluzioni, Ecco, quelli che vengono da Dio, se ben compresi e interiorizzati, lo sono sempre.




  La Parola che infonde ordine
“Beati coloro che custodiscono la Parola di Dio con cuore integro e buono e producono frutto con perseveranza”. Tutti abbiamo delle parole, delle frasi che ci ritornano in mente, a volte ci rimandandoci a persone e luoghi ci confortano, altre ci logorano perché allargano certe piaghe. Tra queste è bene, come cerchiamo di fare noi ogni giorno, c’è la Parola di Dio, che se accolta riesce a infondere ordine e forza alla nostra mente e al cuore.




  Muri e ponti: due realtà
“E diceva loro: Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro”. Non sempre e dovunque si può essere accolti, accettati anche se le intenzioni sono quelle più buone. Mettiamo in conto che se qualcuno vuole a tutti costi costruire muri, lasciamoli fare, noi andiamo altrove a gettare ponti.




  Si fa presto a dire “gola”.
“Per intercessione di San Biagio, Vescovo e Martire, Dio ti liberi dal mal di gola e da ogni altro male. Nel nome del Padre e del Figlio + e dello Spirito Santo. Amen”. Dio non si preoccupa unicamente di custodire la nostra anima, bensì anche il nostro prezioso corpo, nella sa totalità. Chiedere di benedire la gola significa invocare la protezione, e dunque la salute, di tutto il corpo. Con la ricorrenza odierna, in particolare, chiediamo che la nostra gola sia sana e utilizzata per i motivi più nobili per cui serve, come quello di emettere piacevoli ed edificanti gorgheggi.




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