Assaggi di Vangelo
I miei articoli



  Consiglio di Stato: legittime le benedizioni religiose a scuola
Davanti a certi eventi, non possiamo non chiederci se, in nome di un errato concetto di Tolleranza e di Libertà religiosa, forse siamo proprio noi credenti a vergognarci di testimoniare la nostra fede perché ci è tanto comodo nasconderci dietro il paravento di un falso “rispetto altrui” o di un certo laicismo. Sembra, scusate, che siamo noi a crearci i problemi per fornirci un alibi, così da non metterci la faccia. http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/consiglio-stato-legittime-benedizioni-religiose-scuola-96d25e27-676e-4f07-bce8-f2f156e8ec2c.html




  Ceneri oggi
Due mesi del 2017 sono già trascorsi e il mercoledì delle ceneri, che segna l’inizio della quaresima, è arrivato anche quest’anno. Quali impegni assumere per un proficuo percorso di conversione in un contesto culturale dove ognuno afferma un valore diverso intorno alla vita. Da un lato, chi in nome della personale libertà decide di non gradire più il dono della vita e, dall’altro, per lo stesso “valore”, vuole a tutti i costi in regalo dei figli. Così per entrambi la sofferenza va eliminata a tutti i costi giacché non contemplata nella vita, non può essere un “valore”. Eh, sì, perché è dolore inaccettabile passare da una musica da fare ascoltare agli altri a quella di essere semplici ascoltatori, come quella dal passare a colmare il vuoto di una relazione a due alla irrinunciabile gioia dell’essere chiamato a tutti i costi padre. Ma le parole hanno ancora un senso, un significato oggettivo - vita, morte, padre – oppure ognuno, a suo comodo, le dà un contenuto proprio? Poi, dietro le parole, si nasconde sempre una realtà. Senza perdere troppo tempo, soprattutto senza giudicare nessuno, proviamo a scoprire perché uno si è trovato nella condizione di immobilità e gli altri in quella di colmare il vuoto di paternità. Le ceneri di oggi provengono dalle palme dello scorso anno, cioè dalla Pasqua e devono rimane compagne di viaggio fino a quella di quest’anno. Troppo poco per qualche riflessione? Buon cammino quaresimale a tutti.




  Non sono solo canzonette
“Si può…dare di più” (Tozzi, Morandi, Ruggeri) era la canzone che esattamente 30 anni fa ha vinto il Festival di Sanremo. “Occidentali’s karma” (Gabbani) è quella che lo ha vinto oggi. Soffermandoci unicamente sul testo, si potrebbe affermare che poco è cambiato, giacché l’interrogativo resta identico, ma le risposte no: Chi sono io, come orientarmi nel marasma di questo mondo, cosa potrei fare per rimanere me stesso senza isolarmi…”perché non dormi, perché sei qui, perché non parti, cosa ti manca cosa non hai” (Tozzi). La sana inquietudine ritorna “essere o dover essere il dubbio amletico” (Gabbiani) . Ecco il primo spunto: sempre chiedersi dove si sta andando e non lasciarsi andare, o trascinare da altri. “Ma se afferri un’idea che ti apre una via e la tieni con te” era la bussola del’87, “soci onorari del gruppo dei selfisti anonimi, L’intelligenza è démodé, risposte facili”, quella del 17. “Noi siamo solo dei marinai, tutti sommersi non solo tu, nelle bufere dei nostri guai” (Tozzi) lo eravamo allora e lo siamo ancora, tuttavia il lido che si vuole raggiungere è diverso “quando la vita si distrae cadono gli uomini occidentali’s karma, occidentali’s karma, la scimmia si rialza” (Gabbiani). Eh, sì, è proprio nel richiamo al titolo che la diversità delle risposte si manifesta: invece di ricercare in noi stessi la soluzione “Si può dare di più perché è dentro di noi si può dare di più senza essere eroi come fare non so non lo sai neanche tu ma di certo si può dare di più”, ci si affida a filosofie e religioni orientaleggianti che sembrano aver del grande fascino perché magicamente risolvono tutto senza impegno personale. Così facendo, oltre a svilire il vero significato profondo della cultura orientale, si sfugge da ogni responsabilità rinunciando a vivere la propria vita in prima persona. Certo, la legge del Karma la conosciamo, ogni azione ha una sua conseguenza perciò se fai il bene riceverai bene, di contro, se fai il male il male. Il problema è che se questo equilibrio non lo raggiungi sulla terra te lo porti dietro anche dopo la morte, perciò nella reincarnazione tu assumerai una vita conseguente al tuo comportamento. Anche per il cristiano le conseguenze delle proprie azioni ci sono, ma non può essere così, non c’è la reincarnazione, ma la risurrezione e, per grazia divina, c’è il perdono che riporta l’equilibrio. Insomma, le questioni che si scatenano sono parecchie e molto interessanti (non so se vi incuriosiscono, ditemelo), ma ci stiamo dilungando. Tuttavia non si può tralasciare il riferimento, sia nel testo che nella scenografia che ha accompagnato l’esibizione: La scimmia. Sì, scimmiottare gli altri è sempre stato uno sport molto frequentato dal genere umano, ma non ritengo sia praticabile per chi desidera vivere appiano il dono della Sua Unica vita che ha ricevuto e che può vivere. Nessuna rassegnazione o abdicazione.




  Tocca a te
“In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio”. È incredibile! Nel Vangelo di oggi Gesù non parla, non proferisce parola, non fa nessun gesto, nessun miracolo….è solo Giovanni Battista che parla di Lui e lo testimonia. Sì, oggi tocca a noi, Egli aspetta solo noi per renderlo presente. Non tirarti indietro.




  Fratelli e Sorelle
“In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui”. Festa del Battesimo di Gesù, ricordo del nostro battesimo, del giorno nel quale siamo diventati figli/e di Dio. Grazie a questo Sacramento ci possiamo chiamare fratelli e sorelle, giacché figli di un unico Padre. Il Fiume Giordano nasce sul monte Hermon che è al confine tra Libano, Siria, Israele e sfocia nel mar Morto. Trovarsi proprio alle sorgenti di questo fiume mi induce, con umiltà, a chiedere una preghiera affinché ognuno, ovunque si trovi, non si vergogni a manifestare e testimoniare la propria fede e ad esserne coerente.




  Botti sì, Botti no
Botti sì, Botti no questo il tormentone, sicuramente serio. Bene, allora prendiamo la palla la balzo e non esimiamoci dal verificare se nel 2016 abbiamo causato esplosioni deleterie per noi e gli altri. Il proposito, per il 2017, dovrebbe essere quello di non provocarne alcune, anzi, di impegnarci per farle evitare ovunque. Personalmente, anche dove mi trovo, mi metto davanti per cercare di farlo. Vivissimi auguri di Buon Anno e grazie a tutti l’immensa gioia che mi avete trasmesso in questo 2016 con la vostra vicinanza e affetto.




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