Assaggi di Vangelo
I miei articoli



  Valutare anche le prevedibili conseguenza
“In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». In ogni attività e in qualunque scelta l’entusiasmo che ci si mette è sicuramente determinante per la riuscita. Tuttavia Gesù sembra voler far riflettere il tale che desidera seguirlo: bisogna sempre valutare oculatamente, non soltanto le decisioni che si prendo, ma anche le eventuali conseguenze che esse possono avere, almeno quelle prevedibili. Solo dopo confermerò, o no, quanto intendevo compiere.




  Sentire a pelle che c’è “qualcosa”
“In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». È sempre bene ricordarlo: Gesù ci conosce benissimo, da sempre e ancor prima di accostarci a Lui. A volte qualche riflesso di questa sintonia c’è anche tra noi umani, quando capita di incontrare una persona e ancor prima di parlargli, o subito dopo si è già in perfetta armonia e, interiormente, si intuisce che si potrà fare un cammino della nostra vita con lei. Sfruttiamo queste opportunità, si potrebbero aprire nuovi orizzonti.




  All’inizio la fiducia va sempre concessa
“Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi». È vero, la prudenza nei confronti delle persone che non si conoscono e con le quali veniamo per qualche motivo in contatto, non è mai troppa. Tuttavia, non si possono escludere a priori, bisogna almeno dargli un credito di fiducia, poi si potrà cambiare opinione, ma non aggredirle e respingerle subito come ha fatto Giovanni.




  Lectio Divina
Un caloroso invito a partecipare al primo incontro mercoledì. Sicuramente un impegno e una fatica, ma vi garantisco che gusteremo una pagina del Vangelo e… non resterete delusi. Con affetto don Pierluigi.




  Sempre pronti a tutto
“In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Nessuno ha intenzione di fare “l’uccello del malaugurio”, tanto meno Gesù. Tuttavia, quando tutti sono incantati dai miracoli che Egli compiva, li riporta con i piedi per terra affermando che non sarà sempre così. In altri termini: godere sempre del momento presente, nella consapevolezza di essere pronti al cambiamento, giacché non può esserci sempre il sole.




  Dire o non dire?
“Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno”. A primo acchito potrebbe sembrare un invito da parte del Signore a tenere nascoste certe cose, a non rivelare ad altri quanto ha appena detto agli apostoli. Riflettendo, invece, forse è un suggerimento non di poco conto. Quando devo comunicare ad altri dei contenuti abbastanza forti, devo valutare oculatamente come dirglieli e quando. Questo non perché non lo ritenga all’altezza ma, al contrario, perché ciò che voglio trasmettere arrivi correttamente.




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